Force Majeure beschreibt den Einfluß der Naturgewalten auf den Menschen sowie die grausame Urkraft des Homo sapiens gegenüber seiner eigenen Art.
Die Presse
I think this is the band's best effort to date and is one of the strongest albums to appear in the field of Symphonic Space Rock in the last two years.
Vitaly Menshikov, ProgressoR, Uzbekistan, 2004
In any case, you should have this album... Solar Project is one of the few sure bets in current progressive scene.
Alfonso Algora, progVisions, Spain, 2004
If you like both Pink Floyd and Tangerine Dream yet have no expectations that Solar Project is just a clone of either, you could be onto a winner. Recommended.
Jem Jedrzejewski, The Hairless Heart Herald, UK, 2004
Press Review tales of wonder (07/2004), Italy
I tedeschi Solar Project iniziano la loro carriera nel 1990 e, con "Force Majeure", giungono al loro sesto album in studio dopo che pubblico e critica avevano accolto con giudizi positivi i loro precedenti album. Io li scopro adesso per la prima volta e do per buona l'opinione comune che li ha dipinti come amanti delle atmosfere più spaziali e d'atmosfera dei Pink Floyd. Non è quindi un caso che l'iniziale "Days Of Wrath" mi abbia notevolmente disorientato ed impaurito con un pop elettronico scialbo e poco ispirato, abbastanza vicino allo stile dei connazionali Kraftwerk e che quindi poco o nulla avrebbe da spartire con le aderenze floydiane citate poc'anzi. Forse si è trattato solo di un timido tentativo di esplorare sonorità differenti, comunque il sollievo è stato grande quando le prime note di "Thunderstorm" mi hanno fatto tornare i conti. Qui cominciano ad emergere le vere peculiarità del loro suono e la buona vena creativa che illumina i sei ragazzi tedeschi. E' difficile non farsi trasportare passivamente dalla dolce compattezza e fluidità delle trame musicali, talvolta eteree e meditative mentre in altre circostanze più sostanziose e ritmate, figlie, credo, delle tematiche che stanno dietro alla loro musica: riflessioni metafisico-ecologiste sulle forze della natura in netto contrasto con l'azione distruttrice dell'uomo. Se "Thunderstorm" dura ben 30 minuti (dalla traccia 2 alla 8), "Force Majeure" solo 20 minuti (dalla traccia 9 alla 12), ma concentra in minor spazio una qualità compositiva ancor superiore: la nona e la decima traccia meritano certamente una citazione di merito e rappresentano i momenti di maggior ispirazione floydiana (ma anche alla Porcupine Tree per chi gradisce di più). L'epilogo della title track (traccia 12) è quella che esibisce il più alto spessore grazie ad un lavoro di chitarre distorte e di tastiere che tengono in tensione il ritmo con ottime linee melodiche che poi si ammorbidiscono nel finale. Infine "War", ben costruita sulla chitarra acustica, assolo di sax e finale anthemico da accendino, molto simile a "Catch The Rainbow" dei Rainbow. L'unica nota semidolente è la voce della nuova arrivata Bettina Wirtz, che non infastidisce troppo ma non si conferma mai all'altezza della situazione. Ottima la veste grafica del cd, sul cui retro trovate le impronte digitale dei sei musicisti in modo che possiate identificarli senza esitazione come gli autori di questo buonissimo album di rock progressiivo spaziale ..ed ecologista. Consigliato.
Solar Project is a german band existing since 1990. "Force Majeure" is the sixth one and I listened to their music for the first time. Both themselves and critics describe their music as a wonderful blend of athmospheric art rock with floydian influences and I must subscribe this common point of view. However the first track "Days Of Wrath" disppointed me and made me so confused: it's an electronic pop song (a-la Kraftwerk), not so inspired and so far from the thing I waited from them. Where are the floydian vein? And the good inspiration? There's something wrong in all this. Well, the album is not over and with the following "Thunderstorm" the bill is starting to be right. Thirty minutes of great music, divided into seven parts (from track 2 to 8) sometimes meditative, sometimes stronger that show an impressive songwriting by the six guys. The twenty minutes of "Force Majeure (from track 9 to 12) are even better: the ninth and tenth track deserve my deep recommendation as the most floydian (or a-la Porcupine Tree) songs in the album. In any case my favourite is the track 12 : distorted guitars and keyboards keep the tension so high and , in the final part, the melodic lines get softened. The final "War" is ruled by a mellow acoustic guitar and a sax solo; the epilogue is an anthemic growing of emotions to listen with your lighter on (it reminded me "Cath The Rainbow" by the eponymous band .. doesn't it??). On the back side of the cd you can find the finger-prints of all the Solar Project members, so you can recognize with any doubt the authors of this very good spacey-art-ecologistic piece of work. I'm still running to get their previous ones.... Recommended.
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Quellen, die Downloads und Streams von Solar Project anbieten: